Edizione 3 – Roberto Lorusso

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In questo percorso da me ideato svolgerò un ruolo delicato, quello del facilitatore dell’apprendimento.
Parlo sempre di apprendimento e non di formazione, perché l’apprendimento include anche il saper fare ciò che abbiamo ascoltato e imparato.
Chi è un facilitatore?
Il facilitatore è quella persona che aiuta il docente perché possa dare il massimo di sé e sollecita i discenti e a compromettersi per svolgere un ruolo attivo affinché il loro apprendimento sia il migliore possibile e sia valsa la pena aver partecipato.

Aiuto Imprenditori, Organizzazioni e Comunità a definire e raggiungere obiettivi di innovazione e progresso sostenibile, mediante progetti dal forte carattere creativo e generativo

Nel voler essere un imprenditore generativo mi impegno costantemente, a pensare al futuro e a continuare ad imparare come gestire gli Asset aziendali in modo sostenibile.
Ho cercato di rispondere sempre a questa domanda: come faccio a gestire gli Asset – materiali e immateriali – di cui sono amministratore, in modo tale che il profitto che produco oggi non comprometta la possibilità di realizzare profitto anche domani?
La risposta a questa domanda richiede all’imprenditore generativo un radicale cambio di prospettiva sull’intero paradigma economico dominante, fondato sulla formula: acquista-usa-getta, applicato sia alle risorse materiali che alle persone.
Gestire l’impresa da imprenditore generativo significa che il profitto trova la sua massimizzazione solo nel lungo periodo e per tutti i portatori di interesse coinvolti.
Se definiamo la generatività come il fine di un buon imprenditore, la sostenibilità ne è il mezzo. Essere un imprenditore che pratica la sostenibilità è il modo migliore di essere un imprenditore generativo.
Io, tu, noi, non possiamo essere imprenditori generativi se non permettiamo alle nostre imprese di essere sostenibili.
Ma non mi sono fermato a questo. Un tema che mi è particolarmente a cuore, e nel quale mi sto impegnando, è quello di rendere le imprese organizzazioni “virtuose”.
Le imprese virtuose sono quelle capaci di produrre una specifica condizione di generatività che io chiamo “Benessere Organizzativo”, una sorta di ”bene comune” «che si realizza e può essere generato soltanto assieme, non è escludibile per nessuno che abbia parte, non è frazionabile e non è neppure una somma dei beni individuali».[1]
Le idee e le metodologie contenute nei miei libri sono state implementate con grande successo in tantissime aziende italiane. Imprenditore da oltre 35 anni, ho ideato e progettato una esclusiva metodologia di Pianificazione Strategica basata sulla Systems Dynamics e il Backcasting Approach, di cui mi dicono di essere un vero pioniere. I miei meeting e le mie docenze hanno forte carattere esperienziale, perché traduco e rendo tangibile la cultura della Learning Organization.

[1] Pierpaolo Donati, Scoprire i beni relazionali – Rubettino editoriImage[/cs_content_seo]