Governare l’incertezza: i lavori di gruppo

Durante il nostro ultimo incontro de i14 – Soft Skill Labs, i partecipanti, divisi in gruppi, hanno provato a immaginare sviluppi e possibili scenari in merito allo svolgersi di determinati eventi. Lo hanno fatto attraverso uno strumento che il Master Certified Coach Davide Tambone ha presentato loro: la Ruota del Futuro.

Abbiamo poi chiesto ai diversi gruppi di sintetizzare e raccontare per iscritto, il risultato del loro lavoro, che riportiamo di seguito.

GRUPPO 1 – PANDEMIA 2.0

Tra i punti individuati da questo argomento attuale, abbiam preso in considerazione, inizialmente il settore SOCIALE e quello ECONOMICO.

Durante questa esercitazione abbiamo avuto l’esigenza di integrare il settore TECNOLOGICO che in qualsiasi modo è stato un punto sempre presente.

Tra le cause individuate ad un eventuale PANDEMIA 2.0 abbiamo:

Socialità ridotta: In caso di nuova pandemia, saremo costretti a ri-eliminare il contatto fisico, quindi di conseguenza potremmo avere vari scenari tra cui:

  • comunità virtuale : L’uomo per natura è un “animale sociale” quindi avrà la necessità anche se lontani fisicamente, la voglia di interagire con altre persone    
  • abbassamento dei confini : Una persona distante 1 km o 1000km non farà più  distinzione, l’interazione tra le persone vicine o lontane sarà la stessa
  • isolamento: Come detto in precedenza il settore tecnologico regna tra le varie conseguenze ma pensando a chi non è capace di utilizzare la tecnologia, avremmo molte persone isolate dal resto del mondo

A queste conseguenze possono scaturire nel futuro nuove conseguenze.

L’abbattimento dei confini può avere come conseguenza, l’eliminazione delle nazioni, riformulazione di nuove regole e leggi.

Oppure, l’utilizzo costante della tecnologia una conseguenza assurda ma non impossibile,  l’uomo può innamorarsi di una “Macchina”, esempio di un noto film “HER” dove il protagonista si innamora di Siri.

Socialità alternativa: Reinventarsi, trovare nuovi modi per incontrarsi:

  • Trasformazione dei luoghi: Il classico caffè seduti ad un tavolino di un bar trasformato in una stanza virtuale, ognuno nella propria casa a bersi un caffè con i propri amici.
  • Sviluppo della realtà virtuale: Con dei nuovi mezzi tecnologici già presenti ma migliorati (VR: virtual reality)

 Altre conseguenze  successive a queste descritte precedentemente possono avvenire sempre grazie alla tecnologia, l’alternativa alla socialità come abbiamo già detto, la trasformazione dei luoghi e lo sviluppo della realtà virtuale, entrambe possono scaturire nuove conseguenze.

Ciò che non si potrà più fare, la semplice vacanza fuori porta o un viaggio dall’altra parte del mondo grazie al VR, sarà possibile incontrarsi con amici e visitare un luogo distante e/o lontano come se fossimo nel luogo scelto.

Trasformazione delle imprese: Con una nuova pandemia, si potrebbe avere un nuovo collasso per le aziende e questa volta con non poche conseguenze:

  • Macro impresa > micro imprese collettive: ci sarà un crollo delle piccole imprese ed una riduzione delle grandi imprese che per sopravvivere si reinventano con la costituzione di tante piccole imprese collettive
  • produzione distribuita: per diminuire il contatto tra vari stati quindi diminuire la diffusione del virus, ogni stato/regione provvederà alla produzione propria della propria area.

            A queste conseguenze scaturisce una nuova concezione del lavoro, migliorando la produzione e soprattutto il contatto diretto. Dando un nuovo valore al tempo/lavoro di ognuno di noi. Per evitare i contatti umani si tenderà a migliorare i macchinari di produzione e si tenderà a diminuire le classiche 8 ore di lavoro di ognuno di noi a 3/4 ore.

Trasformazione dei servizi: In concomitanza con la trasformazione delle imprese abbiamo quella dei servizi. Il tipo di servizio che un’impresa può darci.

  • Riduzione distanza tra produttore e consumatore: come già detto in uno dei punti precedenti per contrastare la diffusione del virus, ogni azienda produrrà solo per l’area di appartenenza
  • Logistica + capillare: L’area logistica così sarà contenuta non più in grosse consegne a lungo raggio ma tante piccole consegne a breve raggio

A conclusione di tutte queste conseguenze, perché non pensare ad una nuova trasformazione ma questa volta umana… L’UOMO BIONICO

GRUPPO 2 – GLI ALIENI

A metà settembre 2020 atterrano gli alieni sulla Terra.

Tutti i popoli vengono stravolti da questo avvenimento storico. Lo si aspettava da anni con sentimenti contrapposti: saranno venuti in pace o vogliono invaderci?

Le notizie arrivano frammentate e le fake news si susseguono senza freno. È il caos!

Immediatamente da Wall Street la Borsa crolla, magari il denaro non servirà più. Esisteranno nuove forme di commercio e i materiali potranno essere facilmente riciclati oppure si useranno i materiali che hanno portato inconsapevolmente gli Alieni. Magari sulla Terra invece esiste già quel materiale tanto cercato dagli Alieni nel loro viaggio, quindi ci potranno essere degli scambi intergalattici. Insomma, avremo un indubbio miglioramento degli indici tecnologici e sociali.

Comunque, le notizie si susseguono frammentarie e la gente cerca riparo logistico avvolti nel dubbio dello scopo della visita aliena. Verranno a questo punto maggiormente marcate le differenze fra classi sociali e si creeranno altre divisioni sociali, magari fra il più forte e il più debole, pertanto potenzialmente si verrebbero a creare zone dove si tornerebbe alla primitiva “legge della Giungla”.

Si avranno cambiamenti logistici in quanto magari le città non saranno più così sicure perché potenzili obbiettivi militari, e la gente cercherà rifugio nelle campagne isolate per nascondersi in attesa di un equilibrio. Avremo quindi una iniziale dispersione demografica per poi convergere in piccole comunità di aggregazione magari localizzate in immobili “anti-alieni”. Ci sarà quindi una rimodulazione geografica mondiale.

La comunicazione con gli alieni è la cosa più difficile. Bisogna capire se vengono in pace o no. I gesti potrebbero non bastare, quindi si studiano nuovi linguaggi o tecniche di comunicazione. Questo potrà significare anche un ritorno al passato quando sulla Terra all’inizio dell’evoluzione ci si comunicava un po’ come fanno adesso le scimmie. Questo però porterà ad una indubbia evoluzione delle nostre capacità comunicative.

Ciò che verrà messa a dura prova è la Religione in quanto molti dogmi verranno messi a dura prova. Questo provocherà una reinterpretazione delle classiche Scritture ma anche alla nascita di nuove teorie più allargate all’Universo.

Una nuova avventura attende il pianeta Terra ed i suoi abitanti!

GRUPPO 3 – TRASMISSIONE DELLA CONOSCENZA

La nostra idea di evento era la seguente: in un determinato momento storico, ritrovarsi con l’impossibilità di trasmettere conoscenza se non tra generazioni familiari in modo isolato (senza poter uscire verso l’esterno della propria famiglia).

Anticipando le conseguenze di questo evento, siamo giunti a queste considerazioni:

  1. Forti disuguaglianze sociali, dovute al fatto che, chi non ha un bagaglio di conoscenza, non può trasmetterlo ai propri familiari e quindi diverse generazioni potrebbero rimanere nell’ignoranza. Questo potrebbe portare all’insorgere di lotte e conflitti
  2. Costi elevati dell’informazione, in quanto è possibile che (visto il punto 1), si tenda a vendere le proprie conoscenze in modo improprio e magari con costi alti. Poichè le informazioni sono costose, le stesse potrebbero essere detenute dalle persone più abbienti che acquisirebbero sempre più potere e longevità
  3. Manipolazione delle informazioni: potrebbe risultare chiaro che, vista la poca circolazione delle informazioni che passano attraverso le mani di pochi, le stesse possano essere manipolate, controllate  prima di essere messe a disposizione dietro lauto compenso
  4. Peggioramento delle condizioni ambientali: la non conoscenza di eventuali ripercussioni dei comportamenti sull’ambiente, si potrebbe arrivare all’aumento dell’inquinamento e della distruzione ambientale
  5. Tendenza a creare gruppo (senso di comunità): pensando positivo, è probabile che ci sia un aumento nel creare gruppi di persone per poter condividere conoscenza sempre all’interno delle famiglie, continuando comunque a rimanere un privilegio per pochi. Una conseguenza legata a questa è quella di un possibile aumento dell’utilizzo dei Social proprio per lo scambio ‘facilitato’ delle informazioni tra i gruppi/comunità

Nuovo Inizio (creatività): avendo uno scenario per così dire ‘azzerato’, potremmo anticipare il fatto che la mente umana possa sviluppare una creatività accentuata dando all’umanità un nuovo inizio e una nuova ripartenza.

GRUPPO 4 – BOOM ECONOMICO

Guardando alla storia e come questa ci insegni e ci mostri la “ciclicità degli eventi” (a periodi di crisi si susseguono periodi di prosperità per poi toccare l’apice del benessere e ricadere in momenti di decadenza), ci siamo detti perché non pensare ad un evento positivo ossia ad una ripresa economica dopo la crisi che stiamo attraversando?

L’evento è stato proiettato all’interno delle seguenti sfere:

1) Economica:

Il Boom Economico che porta ad una maggiore offerta del lavoro e all’aumento di opportunità lavorative in termini personali e d’impresa

2) Integrazione sociale:

Abbiamo immaginato ad una società che dà la possibilità a tutti gli individui di sentirsi perfettamente integrati, in cui l’aspetto umano predomina sul potere e in cui tutti hanno un “posto nel mondo”.

Conseguenze che tale sfera genera:

  • Immigrati ben integrati nel tessuto sociale, a cui si da la possibilità di mostrare il proprio potenziale e di formarsi e crescere professionalmente.
  • Nascita delle CO-Housing/ Social Housing dove gli anziani e fasce più deboli possono non sentirsi abbandonati, come accade per esempio oggi per coloro che risiedono nelle case di riposo ma anziani che possono vivere in luoghi (complessi/villaggi) in cui mantenere la propria autonomia e poter far leva su qualsiasi servizio di cui hanno bisogno (servizi ospedalieri, di assistenza, di cura per la persona ecc)
  • Aumento demografico: come conseguenza di una maggiore integrazione sociale ma non solo anche di un maggior lavoro flessibile che permetta a madri e padri di dedicarsi maggiormente alla cura della famiglia

3) Tecnologica:

Nella sfera tecnologica abbiamo collocato il lavoro agile: Immaginare un incremento del lavoro sempre più flessibile e adattabile alle esigenze dell’individuo potrebbe portare alle seguenti conseguenze:

– Creazione di una Rete di imprese: aziende lontane che lavorano/cooperano a distanza, sviluppando una tecnologia sempre più Open Innovation: L’utilizzo da parte delle aziende di strumenti innovativi alla portata di tutti che garantiscono una maggiore condivisione di informazione.

Abbiamo immaginato un nuovo paradigma lavorativo, in cui i processi di produzione saranno guidati sempre più dalle macchine e dall’intelligenza artificiale, questo porterà l’individuo ad essere sempre meno coinvolto in attività di produzione. Il lavoro da tangibile diventerà intangibile per questo una conseguenza sarà la – – Valorizzazione dell’individuo/l’autorealizzazione: L’uomo potrà concentrarsi sulle proprie passioni e sulla sua essenza trasformandola in fonte di denaro.

4) Politica:

In merito alla sfera politica abbiamo immaginato ad una nuova distribuzione della redditività: di fronte ad una società in cui le macchine e la tecnologia/intelligenza artificiale predominano, il concetto di lavoro muterà. Questo porterà alla nascita di una nuova classe politica/forme di governo impegnate nel bene comune e nell’individuazione di nuovi lavori e di nuove forme alternative di aiuto/welfare

GRUPPO 5 – RIVOLUZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO

Abbiamo scelto questo tema in quanto siamo stati immediatamente d’accordo, come team, sul fatto che una rivoluzione in senso positivo del modello scolastico possa avere un impatto enorme sul cambiamento di tutte le caratteristiche e degli aspetti della società odierna in futuro, in quanto è un tema, quello dell’istruzione – su quali siano i problemi, i limiti e le carenze attuali del sistema scolastico – sul quale si dibatte tantissimo da anni.

Inoltre, la responsabilità di un sistema scolastico efficiente e funzionante è proprio quella di “forgiare” individui e collettività sempre più “mature” dal punto di vista culturale e tecnologico, con enormi riflessi su tutti gli aspetti della vita delle popolazioni e del benessere derivante.

Attenzione: non è intenzione di chi scrive “additare” come responsabile di tutto il male odierno la scuola al giorno d’oggi. L’intenzione è quella di volgere lo sguardo in avanti e pensare a “come potrebbe essere” una scuola con risultati o elementi che oggi non ci sono o sono carenti (e non si parla di “impressioni soggettive”… tali risultati sono sotto gli occhi di tutti), e che conseguenze potrebbero esserci nel caso essi dovessero manifestarsi in positivo, migliorando ulteriormente.

Conseguenze sui rami STEEP (Social / Technological / Environmental /  Economical / Political).

• SOCIAL:

CREATIVITÀ SISTEMICA: un modello scolastico “rivoluzionato” potrebbe portare all’introduzione del concetto di creatività non come ambito esclusivamente ristretto a discipline artistiche, ma come vero e proprio cardine di tutte le discipline e, in ultimo, di strumento di incredibile potenza nella vita professionale, e non solo, di tutti gli individui. Questo concetto, “potenziato” a livello di collettività (dove non sono più pochi singoli ad essere “creativi” ma intere “popolazioni”), avrebbe conseguenze incredibilmente ampie e complesse, sicuramente in ambito positivo.

FLESSIBILITÀ: un deficit del modello scolastico attuale (non solo quello italiano, ma in generale quello di praticamente tutti i modelli scolastici) è sicuramente quello di non stimolare / non insegnare in modo preciso con tecniche innovative il principio della flessibilità e dell’adattabilità al cambiamento. E’ una caratteristica che l’essere umano possiede “biologicamente” (attitudine a imparare sempre qualcosa di nuovo, a sperimentare, mettendo continuamente in discussione quanto imparato, crescendo sempre) e, paradossalmente, in ambito di cambiamento e innovazione, sono proprio le istituzioni scolastiche a credere meno a una formazione su tali importantissimi aspetti, con la tendenza alla burocratizzazione e alla fossilizzazione dei metodi di insegnamento, relegati a procedure “standard” e “sempre uguali”.

INCLUSIONE SOCIALE: un altro concetto importante sul quale la scuola non forma (e se lo fa, non lo fa abbastanza, a parere di chi scrive) è l’importanza della formazione relativa all’inclusione sociale intesa come lotta e ferma opposizione a concetti razziali, relativi a criminalità organizzata, di ghettizzazione dei ceti più poveri o meno abbienti (es. immigrati) e dell’accoglienza e solidarietà. Una società più formata in tal senso avrebbe automaticamente a disposizione tutti gli strumenti per auto-reprimere movimenti e tumulti sociali razziali o di stampo violento (per esempio mafia e altre organizzazioni criminali avrebbero automaticamente l’impossibilità di crescere e prosperare, dato che si “nutrono” delle fasce di popolazione più povere e prive degli strumenti utili a contrastarle).

La “risultante” di questi cambiamenti in ottica “Social” porterebbe una maggiore INTERCONNESSIONE tra individui ed a popolazioni più unite e attente ai singoli ed alle collettività stesse.

• TECHNOLOGICAL:

INNOVAZIONE CONTINUA: una società “formata” adeguatamente (sia dal punto di vista dei singoli che delle collettività) sarebbe in grado di innovare, rinnovare e progredire tecnologicamente in maniera continua, quasi per “inerzia”, abituandosi in maniera naturale a crescere e ad evolvere per maturare da questo punto di vista. Gli impatti sarebbero enormi su tutti gli aspetti della società e non solo (si pensi, per esempio, all’ambiente).

• ENVIRONMENTAL:

COSCIENZA AMBIENTALE: una società “cosciente” , opportunamente formata relativamente a tutte le tematiche ambientali ed alla natura che “ci ospita” sarebbe in automatico più sensibile e responsabile su tutta la linea nei suoi confronti. Un ambiente più pulito ed un mondo più sano sarebbero dirette conseguenze di un popolo che tratta la natura non come una miniera da sfruttare ma come una vera e propria casa, la propria, da preservare e difendere nel migliore dei modi. Non abbiamo un “Pianeta Terra 2.0” sul quale ripiegare in caso di problemi, e dovremo impegnarci, in futuro, al massimo delle nostre forze, per difendere, preservare e risanare ciò che abbiamo ora.

Diretta conseguenza di una “presa di coscienza” sui temi ambientali, porterebbe sicuramente più SALUTE, a tutti i livelli. Quanta responsabilità abbiamo, come società, su inquinamento di aria, acqua e terra, al giorno d’oggi? Quante malattie vengono causate direttamente dal nostro inquinare e dal nostro comportamento sbagliato nei confronti dell’ambiente? La risposta è una sola: il cento per cento.

• ECONOMICAL:

BENESSERE: inutile dirlo, una società più formata relativamente a tutti i temi prima discussi, avrebbe gli strumenti per migliorare automaticamente la qualità del proprio vivere, sicuramente dal punto di vista economico, senza dimenticare che il benessere non è solo materiale ma anche immateriale. Sprechi, corruzione, politiche aberranti, malavita e malasanità al giorno d’oggi sono solo alcune delle metastasi che minano grandemente il nostro benessere economico, ci rendono più poveri e diminuiscono grandemente la qualità della nostra vita. Voltare il capo dall’altra parte non è la strategia giusta per guarire, mentre affrontare il problema dall’inizio grazie a formazione, cultura e istruzione, invece sì.

Inutile scrivere di quanto un aumentato benessere economico possa portare conseguenze positive alla società. Si pensi all’aumento di RICCHEZZA CONDIVISA e all’abbattimento, possibile finalmente, del concetto stesso di “ceto di popolazione”. Non ci sarebbe più una distinzione in “fasce” di popolazione in cui l’accesso al benessere (materiale e immateriale) è puntualmente patrimonio di pochi, ma una distribuzione equa rivolta a tutti gli individui e un aumento del tasso di felicità generale dell’individuo.

• POLITICAL:

ETICA: relativamente alla storia politica del nostro Paese, è stato scritto e detto di tutto, soprattutto in negativo. Opinione del team di lavoro è stata che una parte delle responsabilità sulla mancanza di una caratteristica importante che dovrebbe esserci nella politica attuale, è del sistema scolastico, che non forma e non insegna l’ETICA, caratteristica che, se presente e diffusa su tutti i livelli, porterebbe a una società professionalmente più sana e politicamente coesa e unita, volta alla risoluzione dei problemi e al governo costruttivo degli Stati e non concentrata e impegnata su lotte interne, accesso ai privilegi a discapito del lavoro e delle responsabilità da svolgere e a cui attenersi, e al conflitto continuo e distruttivo con schieramenti avversi. La GIUSTIZIA SOCIALE che un “cambio di registro” in ottica politica (derivante, come per tutti gli altri temi esposti, da una rivoluzione del modello scolastico), ne guadagnerebbe tantissimo. Quanto è diffusa al giorno d’oggi, a livello di popolazione, l’idea che il nostro sia un sistema GIUSTO? Quanta fiducia abbiamo nelle istituzioni? Cosa hanno fatto queste ultime per infondere nella popolazione valori, principi e voglia di “buona politica”? Finora, poco e male.